I n t e r v i s t a 

Durante la visita del sito Collider.com al set di The Last Stand, Arnold Schwarzenegger ha parlato gentilmente e a lungo in un'intervista riguardo al film ed alla sua carriera, che aveva messo in pausa per assumere il Governo della California. Ha anche parlato della sua relazione con James Cameron, la possibilità di un sequel per The Last Stand, i suoi personaggi preferiti, quanto humor c'è nel film e se vuole tornare a recitare in commedie, come si è sentito ritornando a recitare e molto altro. Ecco l'intervista:

D.: Amo la tua collaborazione con J. Cameron. Mi piacerebbe vederne un'altra. Ora che il personaggio di Stephen Lang non c'è, avranno bisogno di un nuovo cattivo.

A.S.: Lo porterò alla sua attenzione [ride]. Jim ed io abbiamo avuto, per anni, un bellissimo rapporto. Dopo il mio coinvolgimento in politica, ci fu un'area in cui era impegnato anche lui e riguardava problemi ambientali e legati all'energia. E' un fanatico per quanto riguarda quello. Così abbiamo fatto parecchie cose assieme in quei tempi ed anche dopo.

D.: Pensi che The Last Stand potrà avere un seguito di un certo livello se avrà successo? Altre avventure con lo sceriffo? E' qualcosa che puoi vedere succedere o qualcosa che ti piacerebbe fare?

A.S.: Non so come sarà la storia. Che concetto hai in mente? Sono ancora nella mia città e succede qualcos'altro? Certi film non sono fatti per questo, ma ciò non significa che non si possa farlo. Per quello che mi riguarda, non riesco ad immaginare un seguito al momento. Ma un altro potrebbe farlo. Per esempio, l'agente FBI (Forest Whitaker) alla fine del film mi dice: "Mi sbagliavo. Ero uno stupido. Tu sei un grandissimo uomo di legge. Sei un grandissimo poliziotto. Se mai vorrai unirti a noi...." o qualcosa del genere. Ci potrebbe essere un seguito col mio personaggio che si unisce all'FBI e comincia un nuovo lavoro... o magari mi conducono più lontano sapendo che hanno altri casi altrove e pensano che quest'uomo sia davvero molto meglio dei loro ragazzi. A questo punto, posso immaginare come potrebbe essere.

D.: Hai un preferito tra tutti i personaggi che sei stato?

A.S.: No perché ce ne sono diversi, I Gemelli o Un poliziotto alle Elementari, o True Lies o Predator...quei personaggi sono stati davvero memorabili. Sono personaggi interessanti.
Non potrei mai sceglierne uno sopra gli altri. Come potresti dire che è meglio il protagonista de I Gemelli piuttosto che quello di True Lies? Qual'è meglio? Impossibile decidere per me.
Entrambi sono molto coinvolgenti a partire dal modo in cui sono stati diretti ed anche per come io ho cercato di farli venire fuori. Qualsiasi sia il personaggio, devi sempre dimostrare un pò di umanità e quella piccola scintilla che ti rende capace di fare un passo indietro e divertirti con esso e mai prenderti troppo sul serio. Qualcuno, dopo tanti anni, ha captato che questa è una cosa che nei miei film c'è sempre...ho sempre cercato di mettere questo piccolo extra nei miei films, c'è sempre una parte di me in essi. Mi son sempre divertito col personaggio, anche se si trattava un film intenso, ma è qualcosa che a loro piace, piuttosto che quelli che si prendono sempre troppo sul serio.

D.: Così il tuo sceriffo in questo film ha dello sense of humor o è un uomo retto?

A.S.: La storia parla di un uomo retto, ma anche se non è scritto, devi sempre mostrare quel piccolo extra che la gente troverà accattivante.

D.: Cioè la gente sa che stai scherzando anche se il personaggio non lo fa?

A.S.: O non pensano che stia scherzando, ma lo troveranno molto più umano di quanto non fosse scritto nel copione.

D.: Lorenzo [di Bonaventura] dice che c'è una discreta quantità di commedia nel film. Mi chiedevo se la commedia in questo film, allo stesso modo in cui The Expandables ti ha riportato all'azione, potrebbe riportarti alla commedia "pura" dopo questo film?

A.S.: Ci sono momenti divertenti sì, ma ricorda che questo è un film totalmente diverso da The Expandables. In The Expandables è come se uscissi per una cavalcata selvaggia, perciò c'è un umorismo differente.
Quel tipo di umorismo non funzionerebbe in questo film. Penso all'ultima ripresa che abbiamo fatto giù in Bulgaria e c'era quest'enorme sparatoria in aeroporto: gente che vola per aria dai balconi e poi all'improvviso i terroristi sono su di noi e l'unica via di uscita che abbiamo, io e Bruce Willis, è su una Smart. Voglio dire: che stupido, giusto?! Questo è esattamente ciò che funziona in questi film, perché qui ci sono i ragazzi con le palle con le grandi pistole che fanno saltare per aria tutto e poi una sola via....ci guardiamo intorno e lui dice "Ho un'idea", corre via e prende questa Smart.
Arriva da me, io apro la portiera e la sradico per via della mia inusuale forza, giusto? [ride] così lui mi guarda ed io gli dico "Dio, questa è più piccola delle mie scarpe" così c'è questo piccolo momento divertente perché lui non sa cosa dire perché mi ha appena salvato la vita ed io mi sto lamentando! Così scappiamo via di lì e continuiamo a sparare e la gente continua a cadere mentre guidiamo attraverso l'aeroporto in questa Smart. Questo fa urlare la gente, sia per lo scenario che per i due tizi seduti nella macchina!

D.: Non ti fa venire voglia di fare un'altra commedia, tipo TWINS?

A.S.: Sì, se la storia è buona, mi piacerebbe molto fare un altro Twins. A dire il vero si è parlato di farne un altro ed intitolarlo Triplets. Troverei qualcuno come Eddie Murphy o qualcuno [ride] per il quale la gente direbbe "com'è successo, medicalmente parlando?" oppure "è fisicamente impossibile!". Poi in qualche maniera lo spiegheremmo. Sarebbe divertente con quello che sappiamo su uno come lui.
Devi trovare qualcuno che, nella vita reale, faccia ridere la gente e che tutto quello che sai di lui ti faccia ridere. Già vedo un poster, un tabellone con noi tre... "Ne hanno trovato un altro. Triplets.
Solo la loro madre può spiegarlo". Lo farei in due secondi, perché questo è intrattenimento puro. Esci con questo film per Natale, il 5 dicembre o giù di lì, e sei a posto, come con l'altro.

Oppure True Lies 2, con il quale probabilmente dovremo aspettare un pò perché è più di un tipo di film da famiglia, è un film molto più dinamico. La mia situazione personale non va tanto bene al momento.
Quando si sarà sistemata potremo andare e rifarlo, con i soliti soggetti [ride]. Sia True Lies che Terminator, un Terminator ben fatto...perché l'ultimo era orribile. Ci hanno provato, non è che non si sono impegnati, sia gli attori che tutto il resto. Ma hanno mancato il bersaglio.

D.: Tu e Justin Lin siete ancora coinvolti in questo?

A.S.: E' fuori a girare Fast and Furious 6.

D.: Hai diretto un spensierato film sul Natale che mia mamma guarda ogni anno. Progetti di tornare dietro la telecamera?

A.S.: Si, può darsi. Ora sono appena tornato. Andrò avanti e vedrò dove mi porta la cosa. Non c'è piano generale di nessun tipo, sto solo facendo l'esperienza di essere di nuovo su un set, fare buoni film, girare scene, essere diretto e tutte quelle cose....partiamo da qui.

D.: Ti è venuto tutto spontaneo quando sei tornato sul set?

A.S.: Si, è come andare in bicicletta! Puoi essere un pò preoccupato quando inciampi sulle battute sulle prime scene, sai che ce la farai, ma sei preoccupato lo stesso. E' stato così quando ho cominciato.
Ero preoccupato per la traduzione: un Austriaco che cerca di capire un coreano (Jee-woon Kim)... poi cosa sta dicendo il ragazzo brasiliano? ed il ragazzo spagnolo? ora cerca di immaginare questo!
E' stata una meravigliosa esperienza ed è stato sorprendentemente bello girare qui, perché uno ha sempre questa opinione del "ma che stai facendo in Albuquerque? sarà grezzo! e chi sarà la gente che si occuperà delle luci e di far funzionare il film?" Ma c'è gente veramente esperta qui, l'atmosfera era ottima, il catering eccellente, l'hotel grandioso. Tutti hanno fatto un grande sforzo. Ed è stata un'esperienza eccezionale.

D.: In molti dei tuoi film passati, ogni volta che uccidi un cattivo c'è una frase che viene fuori. Non penso che questo sia uno di quei film, ma sono curioso: succederà qualcosa del genere?

A.S.: Abbiamo dialoghi mentre camminiamo o facciamo altre cose, ma non è uno di quei film basato su quel tipo di humor. Bisogna starci attenti. A dire il vero c'era un momento in cui io dicevo "I'll be back", ma l'abbiamo tolto. Qualcuno diceva che era una mia tipica frase, ma cerco di stare alla larga da tutto ciò.

D.: Senti nessuna pressione per il tuo vero ritorno sul grande schermo?

A.S.: No, per niente, anzi, l'opposto! Penso che sia il film perfetto perché non abbiamo cercato di rifare gli altri films. Non è quanto dice questo film. Questo film dice: sono andato avanti con l'età di 8 anni dal mio ultimo film e questo è il personaggio perfetto, è stato scritto in maniera perfetta. Quest'uomo ha lasciato il dipartimento di polizia di Los Angeles, gli hanno sparato ed è ferito. Vediamo una scena dove lui sta correndo in canotta attraverso una hall e vediamo proiettili volare e cose di questo genere.

E' un uomo che ha lasciato la LAPD per colpa della sue ferite e per aver visto un suo compagno morire ed un altro ancora in coma per una sparatoria. Torna nella sua cittadina natale e dice "E' tempo, a questa età, di lasciarsi quella vita alle spalle. Quella è per i ragazzi giovani di LA. Ora mi prenderò cura della città in cui sono cresciuto". E' quel tipo di personaggio. Devi considerarlo un film minore, con una storia personale. Quando hai questo in mente, non senti la pressione di dover essere all'altezza dei film precedenti. Si erge da solo.
Penso che sia un veicolo eccezionale col quale tornare sullo schermo.

Mi piacciono sempre i progetti più piccoli come questo. CRY MACHO era originalmente quello che stavamo per fare; era anch'esso un progetto minore. Magari lo faremo più avanti.
Non faremo una grossa pubblicità a questo film, non andremo in giro a promuoverlo. La Lionsgate ha la propria campagna pubblicitaria e sono sicuro che stanno lavorando per vendere al meglio questo film, tutti si stanno impegnando per questo.
Personalmente, mi piace trattare diversamente questo film rispetto a come ero abituato con gli altri. Faccio un passo indietro e mando avanti i ragazzi... qui c'è un gruppo quasi come in PREDATOR, ci sono un sacco di ragazzi diversi, tutti bravi interpreti e meravigliosi attori e cose così... lasciatemi essere il "così" ed andate voi a vendere il film. E' un film di Kim Jee-Woon, non di Schwarzenegger. Ecco come vedo la cosa io.

D.: C'è un'altra cosa bella nel tuo personaggio e cioè il suo trasferirsi dalla California ad una cittadina del sud ovest...che è esattamente quello che stai facendo tu, vero?

A.S.: Esattamente!!! E' un conflitto: da una parte mi batto per tenere i film in California. Finalmente, dopo 6 anni di dispute tra Repubblicani e Democratici, abbiamo ottenuto la tassa di credito; 100$ milioni all'anno per 5 anni. Ma non puoi competere con il Nuovo Messico, la Louisiana e posti del genere: loro danno una tassa maggiore e si risparmia tantissimo! Ad esempio per TERMINATOR 3 rimanemmo in città, ma ci costò $8 milioni ed una parte di quei soldi venne fuori dalle mie tasche! ma fui felice di farlo perché tutti volevamo rimanere a Los Angeles...
Ma per questo film ha avuto senso girare in un posto come quello: lo stato offriva molto ed avevano anche parecchie strutture.

D.: Chi pensi che sia, nei film di oggi, la versione giovane degli eroi dell'azione degli anni 80/90? Chi è pronto ad ereditare?

A.S.: Non so se c'è qualcuno. Voglio dire...voi ragazzi lo sapete meglio di me, io ancora no..... ma penso che ci siano diversi candidati: The Rock (Dwayne Johnson), Jason Statham...c'è una manciata di ragazzi come loro là fuori. Ma non so se qualcuno di loro è davvero pronto.

D.: Com'è stato lavorare, in questo film, con persone con le quali non avevi mai lavorato prima, come ad esempio Johnny Knoxville e Jaimie Alexander?

A.S.: Divertentissimo. Voglio dire: questi ragazzi sono veramente divertenti sia sulla scena che fuori. E' forte uscire con questa gente. Luis (Guzman), ad esempio: ogni frase è comica con questo ragazzo. Nel suo modo di recitare mette sempre un pò di sè stesso ed ho sempre amato ciò, perché è questo quello che stiamo facendo! Mi ricordo che girammo questa scena alla fattoria, durante la quale il fattore veniva ucciso. Io esco per investigare e faccio loro una domanda: "Avete già fatto questo?" una cosa abbastanza comune quando hai a che fare con un omicidio. Guardo entrambi: lui (Luis) ed il giovane ragazzo (Zach Gilford) e dico "L'avete fatto?" e Luis dice "lui è stato qui prima di me, perciò può essere stato lui! L'hai fatto?" per prima cosa, non ha voluto essere incolpato! E' stato così divertente e così tipico di personaggi come il suo, ed il modo in cui lo fa....! Ha parecchi meravigliosi momenti come quello!
Oh e con la spada? La spada di Conan? e con il morningstar? Sai è quell'attrezzo con la grande palla attaccata ad una catena che fai oscillare... Beh, la tiene nella sua cintura e ovviamente la grossa palla scende giù proprio così...è una scena davvero divertente! Poi ha la spada in mano ed io cammino con lui e ad un certo punto improvviso una frase: "dove pensi di andare, alle fottute crociate?" e lui risponde "beh non si sa mai!". Ci sono diversi momenti così!

D.: Ci hai sempre aggiornato su Twitter, prima per la politica, ora dal set. Com'è la comunicazione con i fans?

A.S.: Devi essere veramente prudente, perché quando fai della politica, se non è qualcosa del tutto personale, devi cercare di capire se è buono quello che stai facendo. Se sei nel mezzo di una negoziazione di un budget e tweetti qualcosa, potresti offendere qualcuno e distruggere l'intera negoziazione! Perciò è un mezzo veramente sensibile, bisogna fare attenzione.
Ecco perché non dici mai molto, tranne quando vai a qualche conferenza, allora puoi dare qualche informazione. O quando il tuo aereo è costretto all'atterraggio perché va a fuoco, allora puoi dire qualcosa. Ma devi essere prudente.
Anche qui, devi essere prudente, perché non è il mio film. E' un film della Lionsgate. Perciò se tu scrivi qualcosa, loro sono sul piede di guerra e dicono "aspetta un attimo. Questo non è esattamente il film che volevamo distribuire.
Vogliamo distribuirlo ma senza quella persona come protagonista ecc. ecc.". Sono cose che non hanno senso, ma che devi comunque considerare. Perciò non puoi tweettare dal set. Non è così libero come se fossi per conto tuo.

D.: Che armi sceglie il tuo personaggio nel film?

A.S.: Beh, viene da un passato di armi pesanti, ma l'ultima volta che le ha usate è stato durante questa grossa battaglia Los Angeles, la grande sparatoria con le gangs e cose del genere. Ma adesso, nella sua piccola stazione da sceriffo, ha solo pistole e fucili da caccia. Ecco perché sono totalmente disarmati con questa gang in città. Ecco perché vanno al museo di arme storiche di Knoxville a prendersi qualche arma. Ecco perché è stato giusto mettere quella scena all'inizio del film. E' stato davvero divertente! C'è questo pazzo ragazzo là fuori che ha questo museo delle armi, ed ha i documenti legali per averlo ed anche orari di visita e me lo spiega [ride].

Tuttavia, loro usano sempre le sue armi. Ad un certo punto, i miei agenti... come ho già detto, i due terzi di loro sono fuori a sparare ad una costata di manzo con razzi e con qualsiasi altra arma. Così, quando diciamo "come ce la caviamo contro questi ragazzi?" io poi aggiungo "forse dovremmo fare una visita al museo di armi storiche" ed è quello che facciamo e poi prendiamo le pistole grandi. C'è una scena bellissima nella quale abbiamo questa vecchia mitragliatrice della seconda guerra mondiale, una tipo quella che avevamo in Predator. Spara 400 pallottole al minuto. Puoi vedere l'effetto che fa, perché passano sopra la mia spalla mentre sto sparando. Anche i negozi alle mie spalle spariscono, tutto sparisce, tanta è  la potenza che ha. Mostra che ha senso che noi, alla fine, vinciamo la battaglia perchè abbiamo queste armi extra.
Abbiamo dovuto sostituire Knoxville e non è stata una scelta facile da prendere. Così lui mi dice "voi ragazzi potete avere tutte le mie cose, ma ci sono due regole" ovviamente si dimentica la seconda [ride] e dice"la prima è che io sia sostituito qui, come Franky" così io lo sostituisco subito e lui prende il cellulare per chiamare suo padre. Devono avere una strana relazione perché lui va in un angolo e dice "hey papà, indovina!" sono tipo le quattro o le cinque del mattino, un'ora davvero assurda.
"hey papà, indovina! sono stato sostituito! no, non sono in prigione!!! sono stato sostituito!" ed il padre: "ma sai che cazzo di ore sono?" [ride] e lui si guarda intorno per vedere se nessuno ha sentito. Poi torna e dice "ok, andiamo" così prendiamo le armi. E' una relazione davvero strana, ovviamente.

D.: Tu e Johnny Knoxville state veramente bene assieme; ti ha per caso fatto qualche scherzo?

A.S.: No, ma devo dirti che i miei ragazzi erano i più entusiasti quando ho detto loro che lui era nel film. Ricordo quando sono venuti sul set, erano così eccitati di incontrarlo! E' stato immenso con i ragazzi e loro amano i suoi film!
 

D.: Allora apparirai in Jackass 4?

A.S.: Sarebbe divertente!!